Cenni storici
Si colloca all’interno di una lunga tradizione storica, la presenza e l’attività della scuola internazionale Aldo Moro a Bucarest. È incontestabile la stima e il valore che il popolo romeno attribuisce alla cultura italiana e alla sua storia millenaria le cui radici affondano in questa terra: come non ricordare che, a partire dal 106 d. C., sotto l’impero di Traiano, la Dacia, che corrispondeva al territorio dell’attuale Romania, divenne provincia romana. In seguito a questo evento storico si sarebbe formata la lingua rumena, derivata dal latino.
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Nel Risorgimento ci furono strette relazioni fra la lotta per l’indipendenza nazionale della Romania e dell’Italia. Il patriota rumeno Nicolae Bălcescu fu in contatto con Giuseppe Mazzini.
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Dalla prima scuola italiana a Bucarest
alla scuola italiana “Aldo Moro”
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In una relazione del 1887 il capo legazione a Bucarest, Beccaria Incise, parlava della presenza di una comunità italiana nella capitale romena di circa 900 persone, di estrazione sociale mista. Questa comunità aveva dato vita ad una Società di Mutuo Soccorso e ad una Scuola, sussidiata dal governo regio dell’Italia, che contava un totale di 83 alunni di cui 53 italiani. Nel 1901 questa comunità fondò un Circolo Culturale che l’anno successivo si associò nel comitato locale della Società Dante Alighieri, grazie all’operato di Luigi Cazzavillan, un vicentino che dopo la guerra serbo-turca, dove combatté a fianco della legazione romena, si trasferì a Bucarest. Qui presidiò la Società di Mutuo Soccorso e fondò il giornale Universul (1884-1953) attorno a cui ruoterà buona parte della vita culturale e politica della Bucarest a cavallo tra ‘800 e ‘900. Il giornale ebbe molta fortuna, con una tiratura di decine di migliaia di copie, questo permise a Luigi Cazzavillan di investire sulla scuola italiana che venne edificata nel 1901 sulla via che oggi porta il suo nome con il nome di Scuola Regina Margherita, che per 47 anni contribuì alla diffusione dell’educazione e della cultura italiana. Verrà poi chiusa nel 1948 dalle autorità comuniste.


Nel 1975, per volere e desiderio di alcune famiglie italiane legate all’ambiente dell’Ambasciata e del Consolato, rinacque la scuola italiana sotto forma di un’Associazione di diritto romeno senza scopo di lucro. All’inizio si chiamava semplicemente Scuola italiana, ma nel settembre del 1978, ottenuto il riconoscimento di scuola parificata, prese il nome di Asociatia Aldo Moro, in onore dello statista ucciso.
Fu ospitata presso la Chiesa Italiana di Bucarest, in Bulevardul Nicolae Balcescu 28, e dal 1990 al 2018 nella sede in Strada Vasile Lascar 52, stabile di proprietà dello Stato romeno in affitto. La scuola comprendeva e comprende tuttora la scuola dell’Infanzia (in sistema privato), la scuola Primaria, la scuola Secondaria di I Grado e la scuola Secondaria di II Grado. (Liceo linguistico e liceo scientifico quadriennale) riconosciute dallo Stato italiano.
Nel 2007, ritirata la figura del Dirigente scolastico dallo Stato italiano, è stato grazie alla rete di scuole “Liberi di Educare” – con sede in Italia – che si è aperta la prospettiva di continuare l’esperienza della scuola italiana a Bucarest. Nel settembre 2007 inizia ufficialmente il suo operato e ottiene, con il suddetto decreto, anche la parità scolastica.
A partire da Settembre 2021, si è registrato il trasferimento della sede scolastica presso il prestigioso palazzo di Calea Dorobanti n. 39, storica dimora della Principessa Martha Bibescu, scrittrice, poetessa e politica rumena e francese, cavaliere della Légion d’honneur. L’edificio, che è stato progettato dall’architetto svizzero Louis Blanc, rappresenta fedelmente lo stile del Rinascimento francese e ha ospitato l’infanzia della principessa.
La Scuola Italiana Aldo Moro dal 1° luglio 2023, in virtù di un contratto di locazione, ha trasferito la propria sede presso l’indirizzo Intrarea Blaj n. 1, ove è ubicato un immobile completamente rinnovato grazie ad un importante ristrutturazione terminata nel 2023.
La nuova struttura è rappresentata dal Palazzo Nicolae Mavrocordat, progettato e costruito nel periodo 1929-1931 dagli architetti George Matei Cantacuzino e August Ferdinand Schmiedigen, e così chiamato in memoria del primo proprietario, l’ingegnere Nicolae Movrocordat.
L’immobile è stato finemente ristrutturato e consolidato dal 2018 al 2023 e, dopo il lungo periodo di ristrutturazione, la Scuola Italiana è la prima realtà ad utilizzare questa struttura che rappresenta uno dei più rilevanti monumenti architettonici di Bucarest.
L’approdo in una sede così prestigiosa consente alla Scuola Italiana di farsi ponte tra la storia italiana e la storia romena, rendendo i propri studenti e le proprie famiglie parte di un progetto culturale in continua crescita.
Chi è Aldo Moro
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Aldo Romeo Luigi Moro, noto semplicemente come Aldo Moro, (Maglie – LE-, 23 settembre 1916 – Roma 9 maggio 1978).
Statista italiano e presidente della Democrazia Cristiana, fu assassinato dalle Brigate Rosse, organizzazione terroristica italiana di estrema sinistra, nel maggio del 1978. Dopo la laurea in Giurisprudenza presso l’Università di Bari con una tesi intitolata “La capacità giuridica penale”, si dedica alla carriera universitaria insegnando Diritto Penale presso l’Università di Bari. Nel 1943 fonda il periodico “La Rassegna” e nello stesso periodo diventa Presidente del Movimento Laureati dell’Azione Cattolica. Nel 1946 è rappresentante della Costituente ed entra a far parte della Commissione incaricata di redigere la Costituzione. Più volte ricoprirà la carica, oltre che di ministro, anche di Presidente del Consiglio alla guida di numerosi governi di centro-sinistra (1963-1968). Fu proprio l’onorevole Moro, a promuovere la cosiddetta strategia dell’attenzione verso il Partito comunista italiano (1974-1976) in vista di quello che avrebbe dovuto essere il “compromesso storico”.
Proprio allo scopo di valorizzare a pieno questa figura di grande statista, la scuola italiana ha inteso assumere il suo nome riconoscendo così il grande contributo che seppe offrire alla crescita dell’unità nazionale e al superamento dei numerosi conflitti ideologici.
